Il grande gluteo, muscolo da “tonificare” per eccellenza, risponde bene a due tipi di allenamento:
- alto carico e “bassa” velocità, come nello squat pesante
- basso carico (peso corporeo) e alta velocità (salti, balzi, ..).
Come lo allena la maggior parte delle donne?
Bassa velocità e basso carico con il risultato di alto stress articolare e poca efficacia sul tono muscolare.
La convinzione che l’uomo si deve allenare con carichi alti e la donna con carichi bassi è vecchia e sbagliata!
Perchè?
- Perchè la donna, scarsa produttrice di testosterone deve contare solo sull’ormone della crescita ( Gh) per avere braccia e glutei tonici. Il cui potenziale si sprigiona solo sotto l’effetto di carichi elevati, quindi avere un gluteo davvero tonico è frutto del carico.
- Carichi elevati e forti contrazioni muscolari sono la prima linea di difesa scheletrica contro le evasioni in massa di calcio. Si parla di osteoporosi, male che affligge la donna soprattutto in post-menopausa. La salute ossea femminile migliora solo sotto il giogo del carico, sia in termini preventivi sia nel mantenere la massa ossea in post-menopausa. Si riduce così la possibilità di fratture, a patto che ci si alleni per almeno 4-6 mesi di fila, 2/ 3 volte la settimana. Naturalmente bisogna dire che per mantenere i risultati è necessario continuare a frequentare il lavoro con sovraccarichi, pena il ritorno al disarmo scheletrico.
In sintesi, relegare le donne nell’empasse culturale dei movimenti a carico nullo o quasi resta la colonna sonora di un film vintage. Anche l’anziano/a può trarre beneficio dal carico infatti abbandonare la muscolatura e la forza allo strazio del tempo vuol dire che ad una certa età si farà fatica ad alzarsi da una sedia.